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Due giorni di di laboratorio, due giorni di esperimenti narrativi intorno a documenti d’archivio.
a cura di Wu Ming 2.

Le foto

Fin dalla loro nascita, i movimenti hanno attraversato la storia in maniera conflittuale,  lasciando tracce indelebili sul terreno politico, sociale e culturale. Molto spesso queste tracce sono rimaste tali, senza racconto, asce di guerra in attesa di essere disseppellite, appunti solo in apparenza marginali di un percorso collettivo che muta, si evolve, arretra e avanza.

Il laboratorio Raccontare i Venti vuole “muoversi” dal CSA Sisma di Macerata (che proprio quest’anno ha compiuto i suoi primi venti anni) per raccontare un pezzo di storia ampio e articolato, provando a mettere insieme gli attrezzi del mestiere e “capire quali sono le trasformazioni narrative, la termodinamica della fantasia, che ci permette di creare oggetti narrativi a partire da documenti, fonti, oggetti reali”. Utilizzando documenti di vario genere (foto, comunicati, articoli, locandine, ecc.) scelti nell’archivio del CSA Sisma, Wu Ming 2 ci guiderà lungo il percorso che da una fonte porta alla sua narrazione.

Nelle settimane che ci dividono dall’inizio del laboratorio verranno pubblicati sul sito del CSA Sisma 15 documenti, tra i quali i partecipanti potranno scegliere la fonte d’archivio su cui lavorare durante i due giorni del Fantarchivio. 15 documenti, come si diceva di diversa natura, dai quali partire “Per indagare la differenza tra una semplice trascrizione del passato e una sua trasposizione creativa”.

Cos’è un “Fantarchivio”? – Wu Ming 2
 “Ogni giorno, spesso più volte al giorno, tutti noi abbiamo a che fare con archivi. Una piccola minoranza di professionisti lo fa per mestiere, dentro una qualche istituzione pubblica o privata, mentre molti altri, più semplicemente, si industriano a gestire le cartelle del computer (scambi di mail, foto di vacanze, video di figli, musica), a conservare i documenti importanti (bollette, contratti, multe, scontrini), a tenere sotto controllo cantine e solai, a custodire preziose reliquie (i super8 della nonna, le cartoline del babbo, le lettere dello zio bersagliere), a spolverare l’album di famiglia o a inciampare per caso, nel corso di una ricerca on-line, in vecchi articoli di giornale, manifesti, immagini di epoche lontane, mappe, certificati anagrafici, filmati del passato.

Che tu sia una professionista, un appassionato oppure solo una vittima di questi archivi, di sicuro ti sarà successo di restare affascinato dalle storie, anche in piccoli frammenti, che essi possono contenere. E avrai provato il desiderio di raccontarle, per il semplice gusto di farlo, per condividerle con altri, per capirle meglio, per dire la tua, per non dimenticarle. Ti sarai accorta, allora, che il passaggio da un oggetto d’archivio a un oggetto narrativo non è per nulla scontato. La storia sembra essere lì, pronta per essere raccolta, ma quando ti chini per farlo, ti assalgono molte domande: Sarà completa? Le mancherà qualcosa? Interesserà davvero anche gli altri? O è solo una mia mania? In fondo cosa c’è di così affascinante in questa vecchia roba? E quali conseguenze avrà raccontarla? Devo coinvolgere altre persone? Devo farmi degli scrupoli? E via dubitando…

Il laboratorio è pensato per rispondere a queste e a molte altre domande. Per capire quali sono le trasformazioni narrative, la termodinamica della fantasia, che ci permette di creare oggetti narrativi a partire da documenti, fonti, oggetti reali, reperti. Per indagare la differenza tra una semplice trascrizione della realtà e del passato e una sua trasposizione creativa. Per chi di mestiere ha a che fare con gli archivi (archiviste, storici, documentariste, giornalisti) e per chi, come tutti, ne conosce ogni giorno il fascino e le insidie.

Informazioni:
- Il corso si terrà presso in via Alfieri, 8 (Macerata)
- Il corso avrà la durata di due giorni: sabato 20 e domenica 21 gennaio 2018, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
- Il numero massimo di partecipanti è di 15 persone.
- Ci sarà possibilità di pranzare presso con i prodotti bio e a Km zero cucinati dai volontari dell'associazione Collettivo CSA Macerata.
- Il corso ha un costo di 100 € (pasti esclusi)

Iscrizioni: mylabmc@gmail.com

Dagli archivi alle narrazioni - Laboratorio con Wu Ming 2